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"L'espressione, esprime, la propria emozione..."

IL BLOG DI WEISS 2022

(BLOG 2020) (BLOG 2021) (BLOG 2023)

foto@mib23


 


- L’inizio è la fine, la fine è evoluzione -

Essendo che siamo alla fine dell'anno si tende a pensare al passato e al futuro per fare un punto.

Ma se consideriamo quello che iniziamo non finisce mai perchè rimane nella nostra esperienza la conclusione è solo un cambiamento.

Quindi ogni giorno sei una persona nuova ma contemporaneamente anche la stessa (come il paradosso della nave di Teseo).

Buon anno nuovo aka buona morte per la rinascita a tutti.


Scrivi a Weiss



- La mente che mente pt2 -

A: A te piace questa situazione?
B: No.
A: Allora perchè lo accetti?
B: Perchè l'ho pensato.

La nostra mente ha questo meccanismo di auto protezione dallo sforzo, in poche parole è pigra, per questo motivo cerca di trovare soluzioni già conosciute e rimanere dentro il suo loop.

Tutto questo inizia già dai geni che si ricevono alla nascita. Però sta qui il punto, anche se hai una pre posizione o delle abitudini non vuol dire che lo devi accettare, la mente la si può addestrare con la giusta attenzione.

Si ha questa convinzione che i nostri pensieri siamo noi, però onestamente tante cose vengono dal mondo esterno e noi crescendo in questo ambiente assimiliamo "il modo di pensare".

Onestamente anch'io ho dei pensieri omicidi ma questo non mi rende uno psicopatico, questo perchè io scelgo quali pensieri sono miei e quali vorrei coltivare.


- L’amico non è uno psicologo –

Grazie al mio nuovo lavoro ho un sacco di tempo per ascoltare dei podcast, di solito ascolto puntate sulla crescita personale e spirituale e spesso mi viene da pensare: caspita questo dovrei dirlo al mio amico.

Il grande problema è che io traviserei quelle parole in mie e il concetto avrebbe un altro impatto, in più avendo un legame con quella persona tenderei a giocare le parole a mio favore.

Per esempio: se io e un mio amico abbiamo la stessa dipendenza (videogiochi, bere, fumare, ecc..) e lui vorrà cambiare le sue abitudini tenderò a sostenerlo ma anche difendere lo stile di vita attuale.

Come dice un vecchio detto: gli esseri umani portano tre maschere, la prima la mostrano a tutti, la seconda solo a persone fidate e la terza solo a sé stessi.

Tutto questo solo per dire che per tirare fuori i propri demoni devi parlare con una persona che conosce la materia e non ha interessi nei tuoi confronti.


- Dove va la tua concentrazione andrà la tua energia -

Il titolo di questo blog è un vecchio detto che viene utilizzato anche nella psicologia moderna. Essendo che la nostra mente crea la realtà che percepiamo il mondo non è altro che immaginazione, se noi pensiamo in negativo l'ambiente esterno ci sembrerà sempre ostile.

Il nostro cervello tenderà sempre ad’ accentuare i pensieri negativi, però la massa grigia funziona come un muscolo, lo puoi allenare (addestrare) per fargli fare quello che vuoi.

Quando si riesce a capire come controllare la mente anche le situazioni brutte e più grandi di se peseranno meno, perchè si capisce quanta energia si può usare per quel pensiero. (Non è egoismo ma autoconservazione, perchè non potrai mai aiutare qualcuno quando non stai bene).


- E tu cosa sacrifichi? -

Inizio questo blog con una citazione di uno dei miei film preferiti, Interstellar:

L'unico modo che gli umani hanno trovato per andare avanti è lasciarsi qualcosa alle spalle.

Uso questa frase per passare alla vera citazione di questo blog che viene da Andor. 

(non inserirò i nomi e neanche il discorso completo per evitare spoiler)

A: Ma tu non pensi al mio sacrificio? Tu cosa hai mai sacrificato?
B: Io ho reso la mia mente un luogo oscuro, non ho più amici, non posso fidarmi, ho lasciato l'amore. Io ho sacrificato la mia anima…

Queste due citazioni secondo me dicono la stessa cosa, lasciarsi qualcosa alle spalle è sacrificare.

Quando si ha un obbiettivo si prende una direzione e bisogna lasciare da parte le abitudini vecchie per poter andare verso quella strada.


- Libero di fare tutto ma in maniera controllata -

Circa un mese fa ho visto un video che mi ha turbato parecchio, in poche parole diceva che il libero arbitrio non esiste. Ovviamente di primo impatto ero contro questa teoria essendo che per me ognuno è responsabile della propria situazione.

Proseguendo il video ho dovuto dare in parte credito alla loro teoria, effettivamente tante cose sono date dal proprio DNA e dalla prima decade di vita.

Dal mio punto di vista posso accettare che è veramente difficile cambiare dalla notte al giorno istantaneamente, ma un passo dopo l'altro si può cambiare la propria direzione

Come dico spesso: nessuno ha mai scalato l’Everest con un salto, si scala passo dopo passo campo base dopo campo base.


- Alla fine, è un bravo ragazzo -

Un giorno stavo parlando con una persona di un'altra persona, io cercavo di difendere la persona di cui stavamo parlando, dopo un po’ mi dice: “ lo sai cosa si dice di una persona che non sa fare niente? ” Ma si alla fine è una brava persona.
In effetti aveva ragione, se ti serve un meccanico vai da un meccanico e non dalla prima "brava" persona.

Questo mi ricorda una citazione: cè chi dice di spostare montagne, poi cè chi in silenzio lo fa. Ribadisco questo concetto con un'altra frase: se una telecamera ti seguisse 24 su 24 la persona che ti interessa o un tuo idolo cosa penserebbe di te?

Tutto questo solo per dire che è giusto essere una "brava" persona, però bisogna avere anche dell'essenza dentro di se.


- Bisogna fare qualcosa che ti spacca e non qualcosa in cui spacchi -

Chi legge regolarmente i miei blog ha notato che ultimamente sono parecchio irregolare, questo è dovuto al fatto che mi sono licenziato senza avere un piano per il futuro e in più dopo la fine del contratto sono andato in vacanza, una volta tornato ero senza un piano, pochi soldi e tanti costi fissi, dopo due settimane ho firmato un nuovo contratto in un mestiere che non ho mai fatto: il rappresentante.

Tutta questa intro mi ha portato a riflettere sulle mie scelte e sul perché mi piacciono.

Dal mio punto di vista è così:

Faccio parkour perchè ho le vertigini e una paranoia generale di farmi male.

Faccio musica perchè la mia mente tende ad essere logica e non creativa.

Faccio Yoga nidra perchè so di essere bravo a buttare tutto sotto il tappeto.  

Faccio il rappresentante perchè non mi piace molto il contatto umano.

Il concetto di tutto questo è che se sei forte in una cosa non devi allenarti, però per diventare più equilibrato bisogna esercitare le proprie debolezze.


- Secondo insegnamento nepalese -

Una volta su internet ho letto di uno studio che afferma: più una persona cammina velocemente più è triste.

Questo mi porta all'esperienza in Nepal.Ho potuto osservare diverse persone al lavoro e hanno un modo differente di eseguire il loro mestiere, notavo che non avevano addosso la pressione del tempo, detto anche stress, lavoravano in maniera (per me) molto lenta.

Una delle mie frasi è: tutti siamo stressati ma dipende quanto fai entrare lo stress dentro di te che cambia. Un po’ come la felicità, perché essa non è una persona, un attimo o uno status, è una scelta.

Le persone in Nepal lo dimostrano stando nella povertà e sporcizia ma vanno avanti sereni perché non si fanno stressare.


- Primo insegnamento nepalese -

Durante le vacanze ho avuto la possibilità di vivere dentro a un monastero buddista, era molto interessante scambiare opinioni e imparare nuove filosofie.

Uno dei discorsi si basava sui vari altari delle religioni, il mio amico gli ha chiesto se andava bene mettere dei simboli di diverse religioni sullo stesso altare, il monaco rispose:

No, questo per un motivo: quando le persone escono per andare in piazza a parlare tutti condividono lo stesso spazio, non importa che credo hanno.
Una volta di nuovo a casa loro nel loro spazio hanno il loro altare.

Onestamente non so voi però mi piace parecchio questa spiegazione, ognuno è libero di essere se stesso ma bisogna sempre tener conto del proprio ambiente.

Ognuno vive la sua realtà e ha i propri pensieri, quindi quando si è con altre persone bisogna creare neutralità e non voler far sovrastare la propria realtà sugli altri.


- Vacanza -

Scusatemi ma sono in vacanza in Nepal, vi lascio questo STUPENDO video:

https://www.youtube.com/watch?v=30mtUlI4jMQ


- Io ho un sogno, avere un sogno -

La frase del titolo arriva da Scary movie 3, ho sempre reputato questa frase stupida e geniale contemporaneamente perchè è importante avere un sogno.

Grazie a questa intro arrivo al vero blog, lo spunto è preso da una serie che è un vero sogno, Sandman,  ma per gli amici Morfeo.

Dentro la serie c’ è una puntata non completamente canonica dove spiega la forza dei sogni, non posso spiegarvi cosa succede se no vi rovino la sorpresa.

Allora in poche parole il concetto che ho capito io è: più esseri viventi sognano una realtà questa prenderà sempre più piede, finche sovrasterà la realtà del sogno precedente.

Come finale vi aggiungo un altro concetto che ho colto da quella serie.

Nella puntata dove Morfeo incontra Lucifero e fanno la loro battaglia leggendaria ho capito che: i sogni non muoiono cazzo...... i sogni sono la speranza!


- Nulla si crea -

La frase cardine di questo blog è: niente si crea e niente scompare, tutto si trasforma.

La prima volta che ho sentito questa frase era riferita alla scienza, effettivamente ti servono diversi elementi per generare atomi più complessi.

Io quella frase la considero una delle leggi universali essendo che si applica a tutti i campi e non solo alla scienza.

Prendiamo in considerazione il governatore di questo pianeta: il sistema economico. Il denaro è limitato ad una determinata quantità per questo se uno guadagna di più un altro avrà meno, vedi non crei soldi, vengono solo spostati.

Pure le emozioni non sono generate dal nulla, sono una combinazione di imput esterni, esperienze e i pensieri. Tutto questo "crea" l'emozione.


- Believer -

Il titolo del blog è lo stesso della mia canzone preferita degli Imagine Dragons e tra poco capirete anche il perché. (se non conoscete quella canzone vi consiglio di farlo)

Ultimamente sono finito dentro al circolo d'informazione sulla neuro scienza, direi un campo molto interessante, spesso dicono che il vero motore è la paura del "brutto" questo per un semplice motivo.

Se qualcuno si concentra solo sulle cose positive o unicamente sul suo traguardo le situazioni "brutte" fanno ancora più male, ovviamente non dicono di essere un pessimista dove tutto è nero, semplicemente bisogna capire e analizzare e in fine accettare che fa parte della vita e di te.

Una tecnica interessante è di esagerare le situazioni, di solito lo facciamo verso il positivo e questo si chiama sognare ad occhi aperti, però se facciamo l'inverso ci sarebbe una possibilità di svegliarsi.

Per esempio: ti lavi i denti tutti i giorni dopo i pasti, dopo un po questa abitudine positiva non mostra risultati perché devi lo stesso andare dal dentista.
Però adesso giriamo la situazione, non ti lavi più i denti, all'inizio tutto bene, poco dopo dolori e per evitarli togli un dente dopo l'altro fino a poter mangiare solo liquidi.

Il dolore fa parte di noi come la felicità, cercatele entrambe e parlateci vi aiuteranno a trovare voi stessi. 


- The next level -

Un po di tempo avevo fatto un blog sul effetto Super Mario, in sintesi diceva di dover pensare di essere all’ interno di un videogioco per mantenere la produttività.

Di recente ho visto un altro ragazzo su Youtube, lui ha preso alla lettera quel consiglio, ha creato un sacco di liste di obbiettivi e come strutturare un punteggio personale, dopo di che ha iniziato la sua partita della vita, da quello che dice la sua produttività è aumentata del 100%.

Non bisogna per forza fare qualcosa di complesso perché l'importante sono le liste degli obbiettivi, dal momento che un pensiero viene scritto è già un passo più vicino alla realtà.

Alla fine è da folli fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati differenti, per questo perché non provare a cambiare modalità di gioco?

Oltre tutto lo trovo un ottimo sistema per creare più sincerità con noi stessi, essendo che il gioco non funziona se menti a te stesso. 


- Il clone -

Onestamente io adoro i cartoni animati per adulti, feeermi sto parlando dei Simpsons, Griffin, futurama e così via. Tornando a prima li trovo sempre così geniali di come mascherano la realtà, questo viene fatto perchè dire la realtà dritta in faccia fa troppo male e la maggior parte della gente non lo digerisce.

Una delle tante puntate che mi hanno colpito dei Griffin è quella del "clone di Braian".

Tutto inizia in maniera innocente dove Braian stava dando delle informazioni per la sua biografia, Stewe lo fermò dicendo che non era vero di come si stava descrivendo, essendo che Braian non lo accetava Stewe ha costruito un robot con i dati di Braian (un clone digitale).

Dopo un po di tempo che Braian passa con il suo clone non lo sopporta, ma è questa la cosa assurda, lui realizza di quanto sia brutto il suo carattere perchè solo a quel punto, ha compreso com’ è vivere con lui.

Secondo me questa è una vera problematica, le persone passano troppo poco tempo con se stessi, non intendo essere a casa da soli a giocare ai video giochi o intrattenersi con ciò che riproduce lo schermo. Stare con se stessi significa escludere più imput possibili per poter sentire la nostra voce interiore e cominciare a capirsi.

Sono ben consapevole che è una procedura per niente evidente essendo che devi decostruirti pezzo per pezzo, ma una volta che hai i tuoi frammenti in mano puoi ricostruire a tua immagine.

Alla fine vi lascio pure un piccolo spoiler su una delle mie canzoni preferiti del nuovo album: sono solo solo ma questo non è il titolo.


- Alla fine, quello che vuoi te lo voglio anche gli altri -

Settimana scorsa navigando nella rete sono finito su boredpanda, uno dei suoi post diceva: cose che uno fa quando è solo. Nell'introduzione diceva di aver fatto questa raccolta per unire le persone.

Inizialmente non capivo però dopo la lettura di 5 storie su 20 cominciavo a comprendere, erano cose che tanti fanno per comodità ma non lo dicono per non sembrare "strani".

Secondo me ci siamo incastrati nei luoghi comuni e questi dettano la "normalità", per questo si è se stessi solamente quando si è soli, con quel post mi ha mostrato che tutti siamo strani, ormai siamo umani.


- In questa società puoi essere indipendente oppure un dipendente -

Onestamente dall'inizio di questa vita mi sento dire che sono un folle sognatore, per il lato sognatore lo posso accettare, però io non mi definisco folle ma semplicemente vivo.

Scusate questa piccola intro adesso arriva il blog.

Durante le mie vacanze a Gronigen (NL) sono andato a visitare il museo del posto, alla fine del tour ho notato questa opera d'arte molto scura (vedi foto sul post di FB) ma quello che mi aveva impressionato era la descrizione.

Se metti tanti granchi dentro una botte con del acqua tenderanno a restare lì e non solo, quando un granchio cerca di uscire gli altro lo tirano giù perché é più " sicuro ". Ovviamente leggere questo e vedere delle mani umane ha reso il concetto.

In questo periodo parlo molto di più dei miei progetti alle persone, infatti ho notato proprio quella botte, la maggior parte delle persone mi ha consigliato di stare tranquillo sul lato " sicuro ".

Quindi la scelta è di essere dipendente da quella botte in mezzo a tutti, oppure, essere indipendente e vagare verso l'ignoto.

Vi lascio con una delle mie citazioni preferite: I folli creano la strada, ma sono i saggi che la percorrono.


- La pace della propria forma -

Diverso tempo fa avevo fatto un blog su un video di TED Talk dove parlava della forma della felicità.

Settimana scorsa penso di aver incontrato una persona che ha trovato la sua forma.

Questa persona collabora con l' azienda in cui lavoro, il suo compito è certificare le macchine che vengono dall'estero, quando sono arrivato alla sua officina ho notato quanto lavoro aveva da fare (stimato 50 macchine).

Il fattore che mi aveva colpito era la sua estrema calma, ha iniziato a raccontarmi quanto gli piaceva avere sempre macchine diverse così che doveva concentrarsi, però dopo mi ha spiegato la sua tecnica per i lavori ripetitivi, in poche parole sarebbe: sorridi e vai avanti prima o poi tutto cambierà.

Onestamente è difficile descrivere la serenità che emanava quell’uomo, si notava che aveva tutto sotto controllo sia lavorativamente che emozionalmente.

Nonostante che questa persona sia sovrapeso, mezzo pelato e con i denti storti lui è 100 volte più in pace con sé e il mondo confronto a me, per questo sono contento di aver conosciuto una persona dentro la sua forma, ora riesco ad immaginare cos’è la serenità in questa società.


- La persona nello specchio -

Di recente mi trovo confrontato con diversi cambiamenti, questo fa sì che sono pieno di dubbi ma altrettanto pieno di sogni.

In questi casi contatto mia sorella perché ha un diploma in psicologia e poi lei sa come distruggere i miei sogni. Dal mio punto di vista serve un'antagonista di sé per avere un punto di riferimento.

Questo per un semplice fattore: l'immagine che abbiamo di noi stessi non è quella che percepiscono gli altri.

Tra le mie paranoie mentali ho giustificato questa meccanica al fatto che ognuno da un altro valore alle parole e le emozioni annesse, però a grandi linee riconosci se uno è gentile o un dittatore.

Quindi, la persona nello specchio chi è? Vedo l'immagine che crea la mia mente? Vedo quello che vedono gli altri? Vedo quello che vorrei essere?


-  Un predatore rimarrà un predatore -

Io ho la fortuna di poter condividere la mia casa con un gatto, essendo che abito vicino a una fattoria qui brulica di insetti.

Il predatore che vive con me aka Jack si diverte a portare a casa insetti volanti ENORMI, una volta che mi ha mostrato la sua preda inizia a "giocarci".

Al primo impatto sono sempre orgoglioso per il felino e lo osservo come ri caccia quell’insetto. Però, poco dopo noto la disperazione di quel piccolo essere vivente che combatte per la propria vita.

Onestamente non riesco a guardare questa dinamica per troppo tempo, perché mi sembra crudele cacciare un altro essere vivente solo per mostrare le proprie abilità, ma alla fine siamo noi umani che li abbiamo resi così, se fossero liberi caccerebbero per cibo e meno per gioco.

Quindi chi è il cattivo della storia fra tutti e tre?

 

- La verità non fa male se è assoluta -

Il weekend scorso ho incontrato un'amica dei tempi delle scuole, dopo un paio di aggiornamenti siamo finiti a parlare di ciò che ci affliggeva, io gli ho detto che sono troppo diretto nel mio modo di esprimermi e un sacco di volte le persone si arrabbiavano con me, il fatto che mi sconvolgeva era che io ero stato sincero.

Dopo lei mi disse: tu non devi dire la verità ma devi dire la verità assoluta.

Quello che ho capito del suo discorso sulla verità assoluta e che ognuno dice la verità dal suo punto di vista, quindi, è sincerità e non verità.

La verità è neutrale e universale.

Per esempio: quando dici a una persona che a te non piace potrebbe scocciarsi, però, se gli dici che semplicemente avete gusti differenti l'altra persona capirà meglio.


- Du bist du -

Sabato scorso sono andato al gay pride a Zurigo, fra le svariate bancarelle c'era dove potevi farti un tatuaggio ad acqua con sopra: du bist du (in italiano: tu sei tu)

Questo mi ricorda prima del covid durante la notte della street parade una ragazza in particolare, io mi ero approcciato a lei solo per chiedere dove si poteva fare festa, dopo aver elencato i vari locali aggiunge che l'ultimo locale è per omosessuali, dopo di che ha iniziato a dire che lei era gay poi no, poi di nuovo diceva di essere gay e poi lo negava finché l ho fermata dicendole: guarda onestamente che a me non interessa, tu sei tu e non una definizione.

Gli esseri umani tendono a essere deterministici, onestamente pure io apprezzo se qualcuno mi parla in maniera dettagliata e con un linguaggio settoriale, però è questo il punto, io non sono quel discorso settoriale, sono tanti discorsi.

Comprendo che dalla nascita ci domandiamo dove siamo? Perché siamo? CHI siamo?
Ma ogni tanto è fondamentale spegnere la massa grigia e semplicemente essere.

Su uno dei palchi del pride si parlava di persone non binarie, detta in breve si sentono a volte donna a volte uomo (scusatemi se non è una buona descrizione non intendo offendere nessuno) questo mi riporta alla definizione, cosè un uomo? Cosè una donna?
Per me queste parole hanno un significato e delle emozioni, un'altra persona avrà forse lo stesso significato del mio ma altre emozioni dietro a queste parole.


- Una strategia vale più della forza -

Per prima cosa devo chiedere scusa perché lo spunto di questo blog è ancora Elden ring.

Allora, secondo il mio punto di vista cambia la forma ma non l'essenza, quindi, un meccanismo può essere il medesimo per un videogioco, una relazione, la propria professione o la vita in generale.

In questo caso volevo accennare come bisogna adattarsi alla situazione (avere una strategia).

Per esempio, all'interno del gioco mi sono trovato ad affrontare un nemico che era l'opposto della mia strategia di base, per questo motivo era futile continuare a migliorare i miei punti forti (perché era resistente a quel tipo di danno), quindi mi sono ritrovato a concentrarmi sulle mie debolezze, senza neanche accorgermene avevo battuto il nemico.

Ciò mi ricorda una frase colta dentro l'internet: è da folli fare sempre la stessa azione e aspettarsi risultati differenti.

Questo è proprio il punto, sarà sempre inutile essere semplicemente forti, bisogna avere una strategia, se non funziona quell'opzione puoi sempre ri adattarti alla situazione e cambiare strategia da quello che hai imparato.


- L'effetto super Mario -

In questo ultimo periodo mi sono perso dentro a un videogioco detto Elden ring, per chi non lo conoscesse questo gioco è veramente veramente veramenteeeee difficile, però nonostante tutta la disperazione che mi procura non riesco a smettere di giocarci (morire) e tutto ciò per un motivo, la sfida.

Questo mi ha ricordato il discorso di Mark Rober's a teds talks, https://www.youtube.com/watch?v=9vJRopau0g0&t=117s
Faccio un riassunto per chi non conoscesse l'inglese.

Mark ha fatto giocare a 500 persone un gioco dove dovevano portare una macchina da un'altra parte senza fare danni, se risolvevano il puzzle perfettamente ricevevano 100 punti, invece se sbattevano 1,2 o più volte alla fine ottenevano 95 punti.

La percentuale delle persone che ha ottenuto 100 punti era del 68%, qui ti viene da pensare, era così facile o in quel gruppo c'erano tante persone brave? Tutte e due le domande sono errate, le persone tendono a volere il massimo, il di più.
La percentuale dei puzzle risolti perfettamente è solo così alta perché le persone re iniziavano il gioco finché non era completato al 100%.

Dopo questa analisi Mark disse che questo è il suo modo di vivere, poi aggiunse: le persone cercano di ottenere il massimo in un mondo digitale perché non soffrono realmente, però nella vita reale si tende a proteggersi e accettare il risultato peggiore nonostante che si ha la possibilità di re iniziare.


- Tu cosa faresti? -

Questo è un gioco mentale che faccio abbastanza spesso, cercare il più possibile di immedesimarmi dentro una situazione, creando più emozioni possibili come la paura, il dolore, la superbia oppure la calma.

Ovviamente tutto ciò ha poco senso perché effettivamente finché non sei in quella situazione non sai cosa farai e ciò che proverai, comunque lo ritengo come un allenamento come, per esempio, prepararmi alla morti di un conoscente o me medesimo.

Quindi, tu cosa faresti se uno sconosciuto svenisse di fronte a te in mezzo a della gente?

Tu cosa faresti se a causa di un infortunio non potessi più praticare il tuo hobby?

Tu cosa faresti se trovassi 1000 chf a terra?

Tu cosa faresti se una persona ti proponesse un rapporto sessuale a tre?

Tu cosa faresti se muorisse il tuo migliore amico/a?

Tu cosa faresti se vincessi una macchina di lusso?

Tu cosa faresti se incontrassi il tuo clone?

Tu cosa faresti se trovassi un'animale ferito gravemente?

Secondo te di cosa ha bisogno la razza umana?

E niente, buona immaginazione.


- Abracadabra -

Inizio questo blog dal concetto: il tuo subconscio non conosce l'umorismo.

Diverso tempo fa casualmente ho scoperto uno dei significati di abracadabra.

• Dall'aramaico Avrah KaDabra che significa "Io creerò come parlo"

Essendo che siamo nell'era della comunicazione dovremmo prestare attenzione alle parole, al giorno d'oggi ne utilizziamo così tante che spesso vengono sottovalutate.

Per farvi un esempio sciocco il termine "zucchino" per gli svizzeri tedeschi, io questa parola l'ho conosciuta come un insulto, essendo io stesso uno zucchino che viveva in Ticino ho cominciato a normalizzare questo termine, fino a renderlo di natura neutrale per me e chi mi circondava, però nel mio essere sono ben consapevole che era nato come offesa e per altre persone lo è ancora.

Quindi utilizza l'abracadabra per creare e non distruggere.


- I mostri non scompaiono ma ci accompagnano -

La storia è un ottimo insegnante, peccato che i suoi alunni sono pessimi. Cit: il web.

Questa frase mi piace particolarmente perché pure io vedo persone lamentarsi costantemente sul passato, secondo me chi si lamenta ma non fa nulla per cambiare perde il diritto di lamentarsi.

Quindi, cosa facciamo con i traumi che ci perseguitano anche se ne abbiamo parlato con qualcuno?

Piano piano dobbiamo imparare a conviverci e realizzare che è parte della nostra vita.

Le persone tendono a disprezzare il dolore, sia fisico che emotivo, però è una nostra emozione; quindi, va rispettata e analizzata come le altre.

Ricorda: le persone che hanno fatto grandi cose di solito sono passate da un grande dolore, questo perché hanno imparato a convivere con i propri mostri e  grazie alla collaborazione di essi sono diventati più forti.


- Dai te un titolo -

Settimana scorsa stavo seguendo un webinar sugli investimenti, ad un certo punto il presentatore aveva chiesto di fare un video come recenzione e se avevamo paura del giudizio non veniva pubblicato.

Esattamente in quel momento mi sono agitato e tra me e me ho elencato i motivi perchè non lo volevo fare, la cosa strana non erano le scuse che utilizzavo, ma il fatto che mi sono alterato e messo sulla difensiva.

Dopo questa piccola giostra emotiva mi sono fermato a riflettere perchè mi ha colpito quella frase, io mi ritengo una persona entusiasta nel fare qualcosa, sopra tutto se è una cosa nuova. Quindi, perchè mi ha colpito quella frase?

Perchè è vero.

Io non ho paura di sbagliare, non ho paura di essere strano per quello che sono, ma, ho paura delle parole delle persone aka* il giudizio.

Molto spesso nel passare del tempo si pensa di sapere come si è e si smette di lavorare su se stessi, da li in poi si crea una fortezza (realtà) e se qualcuno dice qualcosa di avverso ci sentiamo attaccati e spesso ci si richiude ancora di più nella fortezza.

* aka = alias


- Il senso della vita è procreare -

Durante la grigliata di Pasqua mi sono trovato con un gruppo di vecchi amici, fra le svariate tematiche di cui abbiamo discusso c'era quella sui figli.

Ho notato che tutti dicevano i vari progetti sui futuri figli a dipendenza dei propri sogni, li mi sono domandato cosa si cerca di trasmettere, sono i geni oppure la propria visione?

In ogni caso è sempre procreare, anche un’idea o un valore trasmesso può cambiare il mondo, esattamente come lo potrebbe fare ogni singola persona.

Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo. (Il profeta di Kahlil Gibran).


 - La mente è un ottimo compagno ma un pessimo capo -

In questo blog volevo far notare quanto è forte la nostra mente, però per iniziare bisogna capire che tu non sei la tua mente. Avete mai avuto un pensiero che arriva all'improvviso ma dopo l'intuizione si è persa tra i propri ragionamenti?

Ecco, "l'intuito" sarebbe la nostra reazione d'istinto ovvero noi, invece i ragionamenti sono le informazioni che abbiamo salvato, quindi, la mente.

Di principio sentiamo cosa dovremmo fare per stare meglio o cambiare la situazione in cui ci troviamo, però dopo arriva "la nostra conoscenza" e cerca di avere ragione. Questo processo lo fa costantemente, perché è la mente fa i ragionamenti quindi vuole avere ragione.

Ok l'esempio che sto per fare è un po’ esagerato ma serve per far capire fino a che punto arriva la mente.

L'intero universo vuole vivere, di conseguenza pure ogni singola cellula del tuo corpo vuole vivere, nonostante tutto ciò c’è chi si fa abbindolare dalla mente e si suicida.

Ricordati quello che vivi non è 100% reale, la nostra percezione viene modificata dalla mente, per questo bisogna essere il capo di essa e non il suo schiavo.


- Una realtà d'informazioni -

Nel mondo scientifico si fa sempre più strada l'ipotesi che siamo all’interno di una simulazione, questo perché si pensa che la quinta dimensione sia l'informazione. onestamente non la trovo una teoria molto avversa dato che possiamo ingannare la nostra ricezione d'informazioni, di conseguenza pure la nostra realtà.

La nostra mente automaticamente elabora le informazione che secondo lui sono rilevanti e il resto le scarta, per esempio: quando scopri un nuovo oggetto, cibo, pensiero ecc... lo comincerai a vedere d' appertutto finché non diventa normale. Questo perché il tuo cervello prima scartava questa informazione, quindi, non esisteva nella tua realtà ma in quella altrui si.

La nostra percezione dell'ambiente avviene grazie ai dei ricettori,essi trasformano il segnale e mandano l'informazione al cervello, dove avviene l'interpretazione. Basta che uno di loro non faccia il proprio lavoro così da farti percepire l'informazione in maniera diversa.


- Il troppo di una cosa buona diventa cattiva -

Questo detto l'ho appreso da Karate kid e mi sembra il miglior modo per spiegare l'equilibrio.

Siamo fatti principalmente d'acqua ma se ne bevi troppo puoi morire. Puoi allenarti per mantenerti in forma ma se esageri continui a strappare i muscoli fino ad avere problemi cronici.

Puoi crearti un ambiente pulito con meno batteri possibile ma dopo il tuo corpo non costruisce più le sue difese.

Pure aiutando il prossimo si può esagerare, se continui a dare il tuo tempo e le tue risorse a tutti non resterà niente di te.

Di esempi cene sono infiniti e un equilibro definito non esiste, ognuno ha bisogno diverse cose nel corso del tempo, l'importante è non esagerare.


- Come parleresti al tuo io del passato ma al presente? -

Come la maggior parte delle persone ogni tanto rifletto sul mio passato e mi dico: se lo sapevo ai tempi adesso sarei più adagiato. Però riflettendoci sopra, la gran parte delle lezioni mi erano già state raccontate ma non le comprendevo.

Sono ben consapevole che per assimilare veramente una lezione di vita ci devi passare, una delle mie classiche frasi è: qualcuno deve fare l'errore per dire cosa è giusto. Ma allora come mai non si ascolta?

In fine come parleresti al tuo io del passato conoscendo il suo modo di ragionare? Ecco poi prova a farlo con le nuove generazioni


- Il fascino dell'indecisione -

Prima di iniziare a scrivere il blog ero indeciso fra due tematiche: troppo di una cosa buona diventa una cosa cattiva, l'altro tema era: come parleresti a te del passato ma al presente.

Sono due tematiche che ho già sottoposto alla mia mente, ero pronto a scrivere entrambi ma non riuscivo a scegliere quindi ho lanciato una moneta.

Il concetto di lanciare una moneta non è per il risultato, ma per quell'attimo che la moneta è a mezzaria, esattamente in quell'istante d'istinto si spera di più per un risultato che l'altro.

Ormai è da anni che ci viene insegnato di usare la testa, analizzare, riflettere e in fine prendere una decisione. Però la cosa che ci tiene in vita non è la mente, ma l'istinto.


- I casini di Gianfranco -

Questo weekend sono andato a trovare un amico di vecchia data per dargli del supporto morale, mentre stavamo parlando mi dice:" la mia ragazza che ha appena finito il master in psicologia non capisce le dinamiche basi tra umani, sono io che gli spiego come mai le persone reagiscono in quella maniera ".

Io mi sono messo a ridere e gli ho detto: " guarda la teoria è come quando fai un tutorial di un videogioco, non perdi vita e il tuo avversario ha un bastone. Mentre la pratica è fuori con persone armate di katane affilate apposta per te ".

Il mio amico è cresciuto in istituto, dopo è passato a vivere in giro per la strada e  sempre circondato da gente che si droga. La sua ragazza è cresciuta in una famiglia svizzera in un piccolo paese pacifico, il suo problema era che tutti conoscevano tutti e sparlavano.

Tutto questo solo per dire: l'unico modo per scoprire la realtà è andare e toccarla, avere il peso sulle spalle delle decisioni e diventare forte grazie ad esso, solo così comprenderai il mondo e te stesso.


- Quanti soldati hai a disposizione? -

Durante un weekend con la colonia Banda Bassotti mi è stata data la spiegazione più bella su come avviene un burnout (crollo di nervi).

Ogni persona nasce con un certo numero di soldati a disposizione, questo piccolo esercito sarà a tua disposizione per le battaglie emotive e trattenere i traumi con i pensieri repressi.

Andando avanti con la propria vita si incontrano diverse battaglie da affrontare e come in ogni guerra, ci sono delle perdite. Se non si riesce a rafforzare il proprio plotone si rischia di rimanere esposti e dopo ogni colpo ti penetra fino a farti crollare.

Il vero problema sta nel rialzarsi, curarsi e rigenerare nuovi soulguard (questa parola l’ho appena inventata, al posto di bodyguard che protegge il corpo preferivo protettori dell'anima).

Esiste un sistema molto efficace ma in popolare per evitare questo evento: l'introspezione. Quando si va a scavare non si deve solo scalfire la superfice, bisogna andare nell'oblio dove hai nascosto le paure così potrai osservarle e capirle, devi essere disposto a lasciarti andare e accettare ciò che sei, ma con la consapevolezza che puoi lavorare sulle tue debolezze.

Nel caso peggiore che hai perso tutti i tuoi soldati c’ è solo una cosa che puoi fare, rivolgiti ad un professionista o a qualcuno che ha passato lo stesso problema e ne è uscito.


- Quanta fame ti serve per iniziare a cucinare? -

La settimana scorsa è passato un mio vecchio compagno di classe a trovarmi e cercare lavoro nella mia zona, ai tempi lo ritenevo una persona con ottime potenzialità ed una buona anima.

Parlando con lui anni dopo mi ha riconfermato quello che pensavo su di lui, però, secondo me è rimasto intrappolato nel suo potenziale, dico ciò perché le idee sono buone e il suo cervello funziona a regime ma la sua visione di avere fame di costruire qualcosa era sbagliata.

Mi spiegava cosa aveva intenzione di fare e come stava agendo, una volta finito gli ho chiesto se lui veramente si stava impegnando per raggiungere quegli obbiettivi, subito mi rispose che lui ha fame e che poteva farcela.

Poi gli ho spiegato il mio concetto di fame, per esempio: se l'obbiettivo e creare una nuova macchina per brevettarla e farci soldi, chi ha fame parlerà con ogni persona del campo che riesce a trovare, fa un sacco di chilometri per avere informazioni, pezzi o per collaudare l'invenzione e se haiveramente fame va a rubare i pezzi che gli servono.

Chi ha fame non sta comodo nella sua situazione, si alza perché per la sua mente non può andare avanti così, tutte le persone che dicono di avere fame hanno solo sogni che coccolano sui loro divani infelici ma comodi.


- La corsa all'oro dei pazzi -

Se fosse così facile tutti sarebbero ricchi, equilibrati e sani.

In questi tempi dove tutto quanto sembra la più grande possibilità della tua vita, però solo a te sfugge, dobbiamo anche capire come è cambiato il mondo.

Adesso grazie ad internet abbiamo la possibilità di osservare cosa fanno le altre persone, e questo ci crea invidia, stima oppure ribrezzo. In tutto questo bisogna sempre tenere conto che le persone di solito mostrano quello che loro vogliono.

Quindi se una persona ti dice: tranquillo tanto è facile. Spesso non ti viene mostrato tutto il lavoro che ci sta dietro, perchè non esiste una ricetta magica perchè ognuno ha una storia differente.

Per farti un esempio terra a terra. Io vengo da te e ti dico: tranquillo fare parkour é facile. Ma grazie a sta cippa, io ho fatto ginnastica attrezzistica e svariati altri sport da freestyle per me è più facile ma per altre persone no.


- Quanto è distante il futuro? -

La settimana scorsa un mio nipote mi ha chiesto come mai ho scelto di diventare vegano, di solito parlo in maniera molto diretto ai bambini perchè loro capiscono più di quello che pensiamo, però stavolta gli ho solo risposto che mi preoccupo per le condizione della biosfera e che nel mio piccolo cerco di fare la differenza. Mia sorella (la madre) ha subito ribadito che io tendo ad esagerare i concetti.

Onestamente non so cosa sia vero, se le mie fonti non dicono la verità oppure io sono troppo ansioso  e vedo l'umanità cupa, però mi ha dato da riflettere sul futuro.

Per me il futuro non è 1 anno, 10 anni e manco 100. A noi esseri umani sembra un'eternità 100 anni solo perchè è una nostra vita, secondo me ragioniamo spesso in maniera egoistica sapendo che tanto non ci saremo più.

Anche ai tuoi pro pro pro pro pro nipoti piacerà vedere che creature stupende ha tirato fuori l'evoluzione, e non solo studiarli come materiale storico.


- I ricordi sono un fardello? -

L'immortalità per me è sempre stata una tematica che mi affascinava, per il semplice fatto che ritengo questo corpo organico troppo debole e di poca durata.

Spesso quando parlo di immortalità la gente mi risponde: e chi vorrebbe vivere per sempre con il passato?

Questo è uno dei punti che non comprendo, io ritengo che sia più pesante ogni volta reiniziare senza i ricordi.

Per me i ricordi sono esperienze, gradini oppure semplici informazioni. Prova immaginare come sarebbe studiare per tutta la vita la fisica quantistica, però per arrivare a una soluzione ti serve un'altra intera vita di studio di un altro settore.

Nel buddhismo si parla spesso della via di mezzo, secondo me se si raggiunge quello stato sei contemporaneamente vivo e morto, solo così puoi guardare nel passato e ri evocare l'emozione se ti serve.

Perchè se il passato ti tormenta non hai capito cosa volesse insegnarti.


- Sistema d’autodifesa -

Oggi è uno di quei giorni dove sono presente solo fisicamente; quindi, ho deciso di fare un blog personale.

In queste situazioni dove non sono ispirato e svogliato riduco ancora di più i miei input, fino a qual punto dove mi ritrovo isolato nella mia oscurità, questo mi permette di cominciare ad osservare l'oscurità e di come si muove.

Una volta che comincio ad intuire da dove arriva questa negatività mi faccio divorare da essa, questo invece mi permette di amplificare l’odio su me stesso. Sembra una cosa insensata però la rabbia è una delle mie più grandi fonti d'energia, l'accumulo di questo odio che si trasforma in rabbia mi costringe a cambiare la situazione in cuoi mi ritrovo.

Dopo questi processi di solito sono colmo d'energia devastante che è pronta per essere incanalata, però sta qua il vero inghippo, se non tramuto questa forza distruttiva in creazione ripeto lo stesso ciclo di prima.

Ogni persona ha i propri processi per proseguire in questa vita, seconde me l'importante è di non buttare la propria spazzatura sulle altre persone, perché non sai mai se l'altro sta passando un periodo peggiore del tuo.


- Dov’è il buco dell'ozono? -

Un giorno mia sorella mi ha fatto notare di come osserviamo il passato, sembra che tutti gli eventi siano accaduti in un tempo molto remoto e ci scordiamo in fretta di com'era.

Questo mi riflettere: ma dov’è finito il buco dell'ozono? Dove sono le isole di plastica? Dove sono tutte le scorie radioattive?

Sembra che quando le persone non ne sono più scioccate semplicemente si cambia tema, però nulla viene risolto. Sono consapevole che per sistemare certe cose cè bisogno di tempo, non si può bombardare le persone sempre di fatti negativi. (Come il terrorismo mediatico del covid)

Non si possono combattere tutte le guerre, però non possiamo solo stare a guardare.

Quando morirai di te resterà solo ciò che hai fatto, credimi si può fare tanto in questo breve lasso di tempo.


- Si può essere d'accordo di non essere d'accordo -

Penso che la frase del titolo l ho già utilizzata diverse volte nei mei blog, però settimana scorsa ho avuto una conversazione deliziosa con una persona con cui di solito non parlavo.

Abbiamo parlato di svariate tematiche e ognuno con la sua opinione, discutevamo su degli argomenti che mi piacevano e altri no. Però è questo il punto, si parla per SCAMBIARSI le opinioni.

Secondo me se una persona ha poche fonti va a finire dentro un loop di pensieri, questo fa si che diventa più difficile capire la realtà altrui.

“Solo una mente educata può capire un pensiero diverso dal suo senza avere bisogno di accettarlo.” (Aristotele)


- Lavora con quello che hai -

Spesso sento le persone dire: mi serve denaro, mi serve più esperienza, mi serve quell'oggetto. Però nel fra tempo crono non rallenta e tutto l'universo procede.

Si dice che la povertà accende l'ingenio, la fame ti spinge fuori dalla confort zone, la disabilità ti porta su nuove prospettive.

Gli esempi sopra elencati sono pesanti, però servono a dire che l'umano tende di aspettare di cadere con il sedere per terra prima di fare qualcosa.

Si può sempre progredire verso la destinazione desiderata, basta lavorare con quello che si ha.