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"L'espressione, esprime, la propria emozione..."

IL BLOG DI WEISS 2023

(BLOG 2020) (BLOG 2021) (BLOG 2022)

llogo:@pic.dealer




- Meglio avere una disfunzione mentale che essere il problema -

Settimana scorsa mentre andavo al lavoro in macchina alla radio hanno dato una notizia sul centro di test per l ADHD (disturbo da deficit di attenzione/iperattività).

La notizia diceva che il centro di Zurigo (CH) che si occupa della certificazione di questa condizione mentale ha una lista d'attesa di circa un anno, questo grande afflusso di persone è arrivata dopo il COVID perchè le persone dicevano di non sapersi gestire se non hanno regole precise.

Ovviamente appena ho sentito la motivazione sono scoppiato a ridere per svariati motivi.

1. Se una persona tende ad essere persa senza regole è più tendente ad avere un tratto autistico e non iperattivo (ma l'autismo è più brutto del iperattività).

2. Le persone veramente preferiscono dare la colpa a una condizione mentale piuttosto di capire che hanno sempre solo seguito la massa. Mi spiego meglio su questo: da quando sei nato ti è sempre stato detto cosa fare, vai a scuola, scegli una direzione lavorativa, lavora, fai famiglia. Dal momento che le persone erano sole con se stessi si sono resi conto di ormai dipendere da ordini esterni e non seguire quello che sentono dentro.

3. Io conosco delle persone a cui è stato diagnosticato l ADHD, credetemi la loro mente è veramente un casino, vengono bombardati da impulsi alla velocità della luce. Queste persone prendono delle anfetamine legali per "mandare in sovra carico" il cervello così che possono avere solo un paio di pensieri alla volta. Non so se capite, ma avere questa disfunzione è veramente un casino.

4. Perchè le persone continuano a cercare il problema all'esterno di se stessi? Trovo assurdo che nessuno è il problema ma tutto il resto invece lo è. Come spesso dico: non devi parlare del cambiamento, devi essere il cambiamento.

5. Tutti i punti elencati sopra mi fanno arrabbiare, perchè le persone preferiscono avere una scusa per il loro comportamento (perchè sono sempre gl'altri ad essere le persone tossiche) e prendono la pillola "magica" per semplificarsi la vita......

A sto punto vi consiglio di fare un corso di buddismo online.

Scherzi a parte, il miglior dottore per te sei sempre te, credetemi, potete curarvi da soli.


Scrivi a Weiss


Si stava meglio quando si stava peggio, un` altra volta -

La frase del titolo l` ho sempre reputata sbagliata, per il fatto che al giorno d'oggi si vive più a lungo grazie agli standart d' igiene e un sacco di malattie possono essere curate, però l'altro lato della medaglia è la parte mentale che man mano sembra peggiorare.

Mi esprimo meglio con un'esperienza personale.

Al momento al mio posto di lavoro non ci sono praticamente macchine per me da riparare, essendo però che non posso andare a casa me ne sto in un angolino a scorrere tutti i feed dei vari social alla ricerca di qualcosa di interessante. Ormai sono già due giorni che sono passati in questa maniera, per fortuna ho l'appuntamento fisso di scrivere il blog, li ho notato il peggioramento mentale.

Essendo che ero abituato a non pensare o fare qualcosa ma stavo solo divorando quello che mi offriva l'algoritmo non avevo voglia di pensare, ero già deciso di spostare il blog a un'altro giorno però mi sono domandato come mai volevo spostare la data d'uscita del blog. Era perchè non avevo niente da dire? Era perchè avevo altro da fare? Oppure volevo di nuovo scappare dalle mie promesse?

Dalla mia analisi era il fatto che ho fatto un sovraccarico d' informazioni esterne senza usare i miei neuroni, e qui sta il punto.

Al giorno d'oggi veniamo bombardati costantemente da contenuti, pubblicità, situazioni che succedono dall'altra parte del mondo, tendiamo ad elaborare tutte queste informazioni e non creiamo più dei pensieri nostri, intendo veramente nostri, non un commento su qualcosa che si ha visto o sentito.

Per concludere: è vero che una volta si stava meglio, perchè le persone avevano bisogno di creare dei pensieri propri per andare avanti e non farsi trasportare da quello che ci viene dato da mangiare (mentalmente).



- L'autoanalisi non professionale –

Di recente ho avuto una discussione con una persona; gli ho detto che, secondo me, ha una personalità da naso alto. Lui mi ha risposto che non era vero. In risposta, gli ho detto che era normale che non lo notasse perché quella era la sua realtà e solo le persone esterne lo notano.

Qui arriviamo al blog. Quanto ha veramente senso farsi un'autoanalisi?

Dal momento che una persona si crea la propria realtà man mano che va avanti nella sua vita, sarà veramente difficile mettersi a nudo e guardarsi allo specchio come osservatore.

Per esempio, mi ero sempre reputato una persona comprensiva che comunicava con gli altri in maniera sincera. Diverse persone mi hanno fatto notare che sono troppo secco nelle mie risposte, quindi sembro stronzo.

Ma adesso arriva il secondo dilemma: la visione delle persone è distorta dalla propria esperienza e dal carattere. Per me, una persona sembra paurosa, invece, per un altro, sembra semplicemente cauta. Oppure, per me, una persona sembra gonfia del proprio ego ed invece, per un altro, sembra semplicemente sicura di sé.

Quindi, se si fa un'autoanalisi o si usa una persona esterna per capire il proprio essere, non si avrà mai una risposta definitiva. Questo perché alla fine non esiste un giusto o sbagliato, ma solo punti di vista.


- Sei ciò che mangi -

Onestamente per me questo è il peggior periodo dell'anno, trovo difficile trovare l'ispirazione per fare qualsiasi cosa, ma questa è la vita, bisogna continuare anche quando non ci sono le forze così quando si sta di nuovo bene si è ancora più forti di prima.

Il paragrafo precedente era solo un'intro personale, adesso arriviamo al vero blog.

Personalmente io non seguo la televisione e sento raramente la radio, per questo motivo non vengo bombardato dalle informazioni che riceve la maggior parte delle persone, però attraverso i vari social sento di cosa si discute.

Quando sono andato ad ascoltare il quattordicesimo Dalai Lama diversi anni fa nel suo discorso ha detto che ci vuole una sana sfiducia nelle informazioni che si ricevono, ognuno ha bisogno di usare il proprio cervello.

Dico questo perchè effettivamente noto come un sacco di persone prendono per vero ogni cosa gli venga detto e peggio ancora diffondono notizie senza andare a verificare l'autenticità.

Faccio due esempi: le persone pensano che siamo sovrappopolati e a causa di questo abbiamo mancanza di risorse. Come dice Omega Click lo spazio e le risorse ci sono e il tasso di nascite è quasi pari ai decessi, il problema sta nel consumo eccessivo.

Secondo esempio: le persone hanno la convinzione che la criminalità sia in aumento e con esso gli omicidi. Anche questo dato è falso, basta andare sui siti ufficiali per verificare i dati, semplicemente i media ne aproffittano delle tragedie e le amplificano per tenerci incollati allo schermo. Oltre tutto la nostra mente tende a memorizzare e enfatizzare più gli eventi negativi che quelli positivi.

Quindi alla fine non date da mangiare di tutto al vostro cervello, analizzate, ricercate e poi mangiate l'informazione.


- Musica -

Ultimamente nella mia vita ci sono parecchi sbalzi sia emotivi che di stile di vita, in tutto questo turbine c’è una cosa che mi riporta sempre al mio punto zero.

La musica, che sia fare del freestyle oppure creare una traccia DnB mi dona conforto, questo lo fa grazie al fatto che posso spegnere la testa e immergermi dentro i suoni.

La musica è solo tua, ti dona una libertà d'espressione infinita, tira fuori i propri demoni, lei ti coccola nei momenti buoi o rende i momenti felici ancora più belli.

Io ho iniziato a fare musica per raccontare una storia che mi stava lacerando internamente, grazie a lei sono riuscito a elaborare il tutto e dare un po di conforto a un'altra persona.

Consiglio a chiunque di trovare un modo creativo per potersi esprimere nella propria maniera, non bisogna per forza mostrarlo ad altre persone, basta che ti faccia sentire bene.

Come sempre faccio una grande giro di parole per dire una frase semplice: grazie musica per essere entrata nella mia vita


- Sara -

Secondo blog basato sull'esperienza in Thailandia.

Durante il nostro soggiorno in Koh Samui abbiamo alloggiato in piccolo resort con tre bungalow, uno lo occupevamo noi, il secondo un amica dei propretari, mentre nella terza c'era Sara.

I propretari ci hanno raccontato che Sara era li per fare un percorso di 6 mesi per imparare il Muay thai, dove alla fine avrebbe disputato un vero combattimento.

Dopo il combattimento contro una ragazza Thai (ha vinto Sara) le ho chiesto se volesse continuare con la carriera da thay boxer, mi rispose di no, aveva già altri piani per il futuro.

Il giorno dopo le ho chiesto il contatto in speranza di passare un po di tempo assieme, quando ho aperto il suo profilo ho scoperto che era una modella internazionale indipendente. Ovviamente ero rimasto molto impressionato che una modella decide di fare uno sport da combattimento.

Questa storia mi ha lasciato il segno, perchè anch'io ho un sacco di progetti e ambizioni ma non ho mai fatto quel gradino per andare veramente avanti. In tutto questo mi riecheggiava nella testa sempre una frase: è da folli fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi.

Perchè anch'io voglio girare per il mondo ed' essere libero economicamente, quindi, la mia mente ha cominciato ad elaborare un piano che mi costringa ad accettare il cambiamento.

Posso dire che l'invidia che provo per Sara è il mio nuovo carburante per non mollare.

Morale della storia? La vita ti mette a nudo e a disagio per farti capire cosa devi cambiare per realizzare i tuoi sogni, dopo ti mette diversi ostacoli per vedere se sei veramente convinto del sogno che vuoi realizzare.


- Un'orizzonte -

Quest'anno ho avuto la fortuna di andare in vacanza in Thailandia ma sopra tutto ero su un'isola nel mare. Ero molto curioso di come ci si sente essere staccati dal resto del mondo e vivere in un ecosistema tutto suo.

Effettivamente era come se le mie paranoie mentali arrivavano solo per dire che ci sono ancora, però, senza alcuna forza o influenza sul mio stato emotivo.

Infanti la gran parte del tempo lo passavo semplicemente a contemplare ciò che avevo di fronte, in questa assenza mentale notavo che la mia mente trovava conforto negli schemi e nei meccanismi.

Per una persona esterna a me potrebbe sembrare strano e forse un tentativo di fare lavorare la mia mente, però io adoro studiare schemi capire i movimenti di tutti gli elementi che siano persone, condizioni climatiche, macchinari, ecc...

Ma alla fine perchè sto raccontando questa storia? Tutto ciò per dire che siamo più semplici di quello che pensiamo, ci complichiamo con le informazioni che arrivano dall'esterno scordandoci cosa ci porta alla felicità e ogni persona ha la sua forma di essa.

Grazie all'esperienza di non avere tutte queste informazione dalla terra ferma e stando su quella isola ho potuto riabbracciare parte del mio nucleo.



- Quanto vale 1 chf all'estero? Pt 2 -

Pensavate che vi svelavo le mie riflessioni ispirate all'orizzonte del mare, ho ancora un' altro progetto di cui vi devo parlare, anzi, lo farà Tsering Sangpo in questa intervista realizzata da me e mib23.

https://www.youtube.com/watch?v=VVjnpnCeR08&t=57s



- Quanto vale 1 chf all’ estero? -

Prima di tutto vi chiedo scusa per l'assenza di tre settimane ma ero in vacanza.

Prima di svelarvi le mie riflessioni che ho avuto guardando l'orizzonte del vasto mare volevo ritornare a un progetto precedente

I.A.C

Grazie a Amrit Tiwari e la sua famiglia è nata la: Infinite Ability Centre, però non sarò io a spiegarvi la funzione di questa associazione ma Amrit in persona, nel intervista realizata da da me e prodotta da mib23.

https://www.youtube.com/watch?v=DGTJg7Ei_JY&t=54s

Se desiderate aiutare questo progetto non esitate a contattarci.

Namastè.


- Le saggezze da comprendere -

Inizio questo blog con una storia:

Un ragazzo è stato assunto da un'azienda per tagliare alberi con l’ acetta, il ragazzo si impegna al massimo e riesce a tagliare un tot di alberi. Il giorno dopo arriva con lo stesso entusiasmo però taglia un paio di alberi in meno, la stessa situazione si ripete il giorno successivo e quello successivo ancora. Dopo una settimana il ragazzo tutto disperato va dal capo e gli dice: mi scusi signore però io arrivo qua con la stessa grinta del primo giorno ogni giorno però taglio sempre meno alberi e non capisco il perchè. Il capo sorridente dice: quand’è l'ultima volta che ti sei fermato ad affilare la tua accetta?

Questa è una di quelle storia con la morale, però ovviamente sta a noi interpretare questa storiella e tramutarla nel nostro quotidiano.

Per esempio a me questa storia dice che la preparazione è più importante dello sforzo, quindi se hai intenzione di fare qualcosa nella vita bisogna organizzarsi e pensare a lungo termine.

Però sta qui il concetto, io sono io con la mia testa e con le mie esperienze, un'altra persona leggerà questa storiella e ne trarra’ le proprie conclusioni/consigli a dipendenza della sua esperienza e mentalità.



- Da grande potere/forza, deriva grande responsabilità -

Di recente ho reiniziato a fare Parkour e ho notato una cosa: la forza è la motrice di tutto.

Vi spiego come mai sono arrivato a questo pensiero: se hai la forza arriverai a fare quello che ti eri prefissato, meno forza si ha più tutto quanto fa paura, se si è forti dopo uno sforzo non si è a pezzi, la forza conferisce sicurezza.

Questi concetti si applicano sia sul fisico che alla mente.

Nella vita puoi scegliere se allenarti per diventare più forte, però se scegli di non farlo la vita ti costringe comunque a diventare forte.

Nella vita non puoi fare il quiet quitting, perchè se ogniuno farebbe solo un piccolo sforzo in più saremmo messi meglio.


- 1 -

Nello scorso blog ho scritto che cerco di trasmettere un messaggio alle persone, bene, adesso è arrivato il momento di spiegarvi un concetto, se l'umanita capisce questo siamo già a un buon punto.

Nulla si crea e nulla scompare ma tutto si trasforma, questo significa che siamo una specie con un pianeta e le risorse sono queste.

Vi spiego meglio: un giorno ero a casa di un mio amico e una delle persone che era presente ha detto: ma perchè devi avere la patente per pescare in montagna? Io gli ho risposto che era per mantenere un equilibrio e rispetto dell'ecosistema.

Lui rispose in maniera arrogante: e cosa mi interessa? Io prendo finchè ce ne sono. Io schifato da questa persona gli ho spiegato che se muore un'ecosistema come un laghetto di montagna questo ha ripercussioni su altri ecosistemi circostanti.

Ma per spiegarmi meglio ho dovuto usare l'unica tematica che l'umano comprende, i soldi. Le assicurazioni sono un sistema geniale, il collettivo si mette assieme per dare sostegno a chi è in difficoltà dando soldi regolarmente dentro un calderone, però ci sono dei "furbi" che ogni tanto truffano perchè pensano che così si riprendono parte dei soldi.

Ma effettivamente cosa accade? Si alzano i prezzi a tutti e alla fine dell'anno pagherai di più di quello che hai recuperato, però hai messo in difficolta tutti.

Anche il denaro è un ecosistema, se qualcuno fa soldi un'altro li perde.

Per questo bisogna capire che siamo sulla stessa barca/pianeta.


- Riflettersi nella riflessione -

Circa tre anni fa sono partito con l'idea di scrivere un blog a settimana, quando ho raccontato di questo progetto al mio compagno d'avventure (mib23) era solo per riempire gli spazi vuoti tra una news musicale e l'altra.

I blog dovevano essere dei titoli da sberla in faccia e un testo d'approfondimento, una ricetta semplice per promuovere una mentalità che vorrei vedere di più nelle persone.

Ovviamente nel tempo tutto cambia/evolve in altre forme, per un periodo argomentavo la situazione che mi aveva colpito di più in quella settimana, mentre in un'altro periodo tendevo a ri analizzare una frase o un consiglio che ho appreso nel mio cammino, ogni tanto usavo il blog per semplicemente parlare con me stesso.

Mentre adesso? Perchè continuo a fare questi blog? Prima di tutto dal mio punto di vista ci stanno le tematiche di cui discuto, oltre ad essere un blog è come un diario per me, quando li rileggo mi ricordo come mi sentivo, essendo che voglio cambiare questa società da qualche punto devo iniziare a dare parte del mio messaggio.

Potrei stare qui ad elencare ancora tanti motivi perchè continuo ma penso che il concetto sia uno: se hai un'obbiettivo continua a lavorare, non importa se veloce o lento o in forme diverse, l'importante è andare avanti.


- Un altro punto di visione -

Ormai è da diverso tempo che sto utilizzando chat GPT, quello che leggerete sotto è il rassiunto di un paio di chiaccherate fatte con l’ AI. Consiglio di provare anche vuoi di parlare a ruota libera con il chat bot e farvi fare il rassiunto, trovo che mostri un’altro punto di vista.

"Esplora l'arte dell'adattamento all'ambiente: una sinfonia di flessibilità e crescita. Nel fluire del cambiamento, mantieni saldi i tuoi valori. L'identità resta salda, ma abbraccia audacemente le sfide del nuovo. Il coraggio dell'azione guida il cammino, armonizzando integrità e flessibilità in una danza sorprendente."

"Rifletti sull'essere autentici: una melodia di verità e scoperta. Nel fluire del vivere, mantieni saldo il tuo nucleo. La tua essenza resta intatta, ma accogli le sfide con audacia. Il coraggio dell'autenticità guida il cammino, bilanciando identità e crescita in un balletto unico."

"Esplora la crescita personale e spirituale: un viaggio verso l'evoluzione e la scoperta. Nel cammino della vita, coltiva la tua essenza. La tua spiritualità resta salda, ma accogli le sfide con apertura. Il coraggio dell'esplorazione guida il percorso, bilanciando saggezza interiore e crescita in un viaggio senza pari."


- Dai vieni con me che andiamo avanti -

Questo blog parla di una di quelle situazioni che sai come reagirai solo quando ti trovi dentro.

Qualche mese fa hanno investito il mio gatto, da quel momento ho vissuto un declino delle mie abitudini sane e un aumento di quelle autodistruttive. Anche se piano piano sto riprendendo il controllo ogni tanto ho quella sensazione di voler urlare a squarcia gola.

L'altro giorno mentre tornavo a casa dal lavoro hanno investito un gatto identico a Jack, dal momento che ho visto quel felino deceduto sulla strada sono stato sommerso da un sacco di emozioni.

Ho trovato interessante la battaglia che è avvenuta nella mia mente, ovviamente non posso raccontare tutto il processo mentale però penso che mi è servita questa lezione.

La vita mi ha ricordato che questa è la vita, l'impermanenza è una regola fondamentale ma l'informazione/l'emozione non svanisce.

Ciò che non ci uccide ci rende più forti a patto che acetti il dolore.

Chiudo con una citazione di Salmo: L'importante è cio che lasci, non la conclusione.


- Equilibrio -

Questo è uno di quei classici blog che scrivo per me, perchè la maggior parte delle volte il maestro è il peggior alievo di se stesso.

In questo periodo della vita sto cercando di trovare l'equilibrio, sto provando diverse soluzioni però mi sento sempre li pronto a cadere.

Da un certo punto di vista uno potrebbe domandarsi anche perchè cercare l'equilibrio, sarebbe più facile pendere solo da un lato e scordarsi del resto.

Semplicemente perchè siamo sempre i due lati opposti, per vivere bisogna essere stronzi nei momenti giusti e gentili in altre circostanze.

In poche parole si passerà sempre a cercare l'equilibrio perfetto, però essendo che la vita ogni secondo è diversa bisogna costantemente ribilanciarsi.


- Sai, questo mi fa pensare -

Essendo che la mia mente non è riuscita a decidersi su che tematica scrivere il blog, vi presento una parte del mio percorso mentale per trovare un tema da approfondire. 

Sono partito con il titolo: la falsità della realtà, volevo parlare sul fatto che noi non ci vediamo come ci vedono glI altri. Mentre stavo pensando come argomentare il tema mi sono ricordato di mia madre quando mi ha detto: finalmente smetti di scappare dalle tue scelte. 

Da li in poi volevo fare un blog sui circoli in cui ci troviamo ma non ce ne rendiamo conto perchè i cicli si presentano in maniera diversa, il titolo era: dopo tanti sassi il cerchio torna al punto di partenza. 

Però quando stavo analizzando questo concetto ho realizzato che stavo apprezzando il lavoro che stavo facendo (nulla di speciale, stavo levigando un paraurto), da li mi è venuto in mente la puntata di: Love Death and Robot - Zima blu, per il fatto che stavo apprezzando un lavoro semplice fatto bene. 

Da quel pensiero sono passato a riflettere sulla forma della felicità e sul fatto perchè è così difficile essere felici o soddisfatti, mi stavo addentrando nel concetto che bisogna acettare le scelte prese e che da troppe scelte a disposizione non si aprezza la propria, però non trovavo un titolo e per questo avevo deciso di fare il blog sui: NPC che battono Matrix. 

Avrei parlato di come le persone usano questo sistema contorto a loro favore, mentre pensavo alle varie persone riflettevo su cosa si intende come Matrix, è il sistema? Le persone? Una simulazione? Perchè quello che io percepisco come Matrix per un'altra persona è differente. 

E niente, alla fine ho fermato la mia massa grigia e ho deciso di semplicemente ossevare i miei pensieri.


- Curare non trattare -

Essendo che sono una persona agitata spesso mi faccio male fisicamente (non voluto ovviamente), per questo seguo diversi medici e fisioterapisti sulle varie piattaforme. Infatti il titolo del blog è lo slogan di AlmaPhysio su Youtube. 

Mi piace quel canale perchè secondo me aprofondisce bene le tematiche e cambia tra diversi argomenti. In uno dei suoi video dice che noi non siamo i nostri pensieri, ma allora chi siamo? 

Onestamente secondo me questa è una domanda senza risposta, perchè da parte mia noi siamo tutto e niente, siamo degli dei, dei muta forma, siamo la malattia e la cura. 

In altre parole siamo chi vogliamo essere e dato che ogni giorno impariamo le nostre idee cambiano alterando la nostra direzione/destinazione. 

Ma allora i pensieri cosa sono? Dal mio punto di vista sono uno strumento senza istruzioni, perchè i pensieri sono come le emozioni, puoi provare a descriverle ma ogniuno le percepisce in maniera differente.


- L'aspettativa distrugge l'iniziativa -

Io sono una persona a cui piace provare le cose, per questo quando vedo qualcosa di nuovo che potrebbe piacermi mi ci butto a capo fitto, però spesso la realtà è differente dalla nostra immaginazione.

Per esempio: prima di iniziare il lavoro come rappresentante pensavo che mi piaceva quel mestiere perchè potevo andare in giro, parlare del prodotto che mi piace e fare tanti contatti, però la realtà era che non riesco ad essere falso con le persone, tanti straordinari e scartofie a non finire. 

Ultimamente sento dire a tanti uomini: ma per le donne è facile basta aprire un onlyfans e sei a posto. Prima di tutto non è facile mostrarsi a tutto il mondo poi non è neanche così evidente fare soldi con quelle piattaforme. 

In poche parole dall'esterno tutto sembra sempre semplice, tutto richiede tempo, dedizione e sopra tutto nulla è facile, se no tutti sarebbero ricchi, tutti sarebbero contenti. 

L'immaginazione è un'ottimo strumento, l'aspettativa invece no.


- Git gud -

Mentre giocavo a Elden ring avevo fatto un blog sul fatto di quanto sia soddisfacente battere un boss difficile, essendo che adesso ho finito quasi tutti i giochi della From software (mi manca Blood born) capisco la citazione classica dei fan della casa produttrice: GIT GUD.

Tradotto sarebbe: diventa bravo. Questa citazione viene sempre utilizata quando qualcuno chiede dei consigli di come battere un boss o passare una zona ardua. Quella frase fa sempre arrabbiare tutti i novelli però onestamente è proprio quello il punto. 

Uno potrà dirti che armi usare o che strategia, però dovrai sempre sapere come utilizzare l'arma e sapere schivare nel momento giusto, quindi, ogni consiglio per sè non è la soluzione perchè devi diventare bravo. 

Adoro i giochi della From software perchè sono molto simili alla vita, hai sempre diverse possibilità per affrontare una situazione ardua, ogni errore è punitivo e l'unico modo per riuscire a finire il gioco è con determinazione e... Git gud. 

Ps: citazioni famose dei fan:
Praise the sun  (sia lodato il sole).
Don't you dare become hollow (non osare a diventare vuoto).
Try finger, but hole (prova il dito, ma il buco).



- Bisogna curare l'origine -

Nella medicina moderna si chiede quale sia il dolore e poi viene prescritto un medicamento per allieviarlo, il vero problema che non si ha mai il tempo di chiedere come mai la persona si sia ammalata. 

Per esempio: se ho dei dolori alla schiena o mi danno delle medicine o farò fisioterapia, però se io continuo a stare in una posizione non adatta al mio corpo quel dolore ritornerà. 

Questo concetto vale pure per la mente, bisogna sempre scoprire l'origine del disagio che si prova. Si dice che quello a darci fastidio nelle altre persone è un nostro lato che non ci piace, ma sta qui la difficoltà, bisogna andare oltre la lamentela e veramente porsi la domanda perchè si provano certi sentimenti in una determinata situazione. 

La vita ha solo un modo di insegnarci le cose, ci farà ripetere la stessa esperienza sotto altre forme finche non capiremo la lezione, per fare ciò bisogna però prima capire l'origine di come si è finito la.


- Lo zen non è la pace -

Un po di tempo fa stavo seguendo il programma di Helthy minds, si tratta di un applicazione che ti aiuta a recuperare l'equilibrio mentale grazie a diverse tecniche di meditazione e spiegazione di concetti.

Durante una seduta di rilassamento l'app mi dice che si può meditare pure mentre scrivi una mail, mentre cammini, mentre sei all lavoro, in poche parole lo puoi fare sempre.

All'inizio questo concetto non mi era chiaro, anzi mi era molto estraneo. Però una volta realizzato che quella frase era simile a una frase che dico spesso io: tutti siamo stressati, dipende quanto fai entrare lo stress in te. Li ho realizato che anche la serenità è una scelta.

Per questo motivo il vero zen lo si ha anche durante una situazione difficile, e non solo quando tutto è calmo o tutto va bene, un po come il detto del marinaio: un vero marinaio lo vedi durante una tempesta e non nella calma.



- Il quanto sta nella visualizzazione -

Due tematiche che mi hanno sempre affascinato sono la scienza e la spiritualità, una cosa che ho notato che la scienza dimostra sempre di più le teorie spirituali.

Essendo che in questo periodo sto apprendendo una nuova tecnica per la visualizzazione e l'attrazione universale ho notato una cosa.

Nel mondo quantistico tutte le opzioni esistono contemporaneamente finché l'osservatore non interagisce (questo vale anche solo per l'osservazione).

Essendo che tutto è composto da energia e frequenze di vibrazione noi come umani possiamo influenzare la realtà, dato che noi emaniamo costantemente vibrazioni e possiamo scegliere come vibrare possiamo far collassare lo stato quantistico su quella frequenza.

Il punto cruciale di tutto ciò è la mente, lei ci bombarda costantemente di pensieri e così facendo cambiamo vibrazione anche se non lo vogliamo, basterebbe dominare la mente e scegliere consapevolmente i nostri pensieri per realizzare tutti i nostri sogni.


- Questo non è un blog -

Andando avanti nella vita si imparano tante cose, tante strategie per vivere meglio, però nello scorrere del tempo ci si scorda cosa si ha appreso.

Quindi questa è una lista per me:

Nella vita bisogna avere un obbiettivo perché questo ti dà la carica per sopportare le brutte situazioni.

Siamo animali sociali, la comunicazione è importante per arricchire la propria mente e mostrare affetto alle persone.

Ci vuole attività fisica non solo per tenere informa il corpo ma anche per placare la mente.

Il potere della visualizzazione positiva distorce la realtà e ti fa convivere più pacatamente con sé stessi.

La meditazione aumenta la propria frequenza per essere connessi con l'universo e addomesticare la mente.

Fare troppe cose contemporaneamente non ti porta da nessuna parte.

Bisogna scrivere una lista delle cose che si vogliono nella vita per la chiarezza mentale e capire su cosa si può lavorare.

Dove va la tua concentrazione li vanno le tue energie e da lì si creano le emozioni.

Gli esseri umani non sono poi così male.

La felicità è una scelta.


- Per imparare fino alla morte bisogna combattere fino la morte -

Penso che diverso tempo fa (circa un anno) ho fatto un blog simile ma nel mentre ho assaporato altre esperienze. Il primo blog parlava del fatto che quando si smette di combattere per i propri ideali molto probabilmente diventi quello che detestavi.

La mia opinione non è cambiata, anzi, si è rafforzata perché in questo anno ho passato quello stato più volte. Scrivo questo blog in questo momento perché sto guardando un sacco di video sulla riprogrammazione della mente.

Un principio fondamentale per cambiare le proprie abitudini è la meditazione, in poche parole dominare la mente per non rimanere nel loop della confort zone, espresso in un'altra maniera: bisogna combattere la propria mente e subconscio.

Il fatto non è che se riesci a batterla una volta sei a posto, bisogna sempre stare in guarda e essere pronti a combattere ogni volta, chiaro piano piano diventerà un po meno pesante affrontare la battaglia mentale ma bisogna comunque combattere.


- Progetto happiness -

Di recente ho scoperto un nuovo canale Youtube che si chiama come il titolo del blog.

Da circa 6 mesi lo yotuber ha deciso di girare il mondo incontrando ogni genere di persone e fargli una domanda: per te cos’è le ricetta della felicità?

La trovo un'ottima domanda ma sopra tutto molto individuale, però quello che ho notato che tutti all'interno della loro spiegazione dicono sempre una cosa in comune, ognuno è felice quando rende i suoi cari o il prossimo felice.

La felicità sta nella semplicità, siamo noi che ci siamo complicati l'esistenza con il materialismo, perchè la felicità non è un'oggetto, non è un obbiettivo raggiunto e nemmeno i soldi. La felicità è un'emozione quindi la raggiungi donando emozioni.

Per chi volesse qui sotto trovate il link del canale Youtube: https://www.youtube.com/@ProgettoHappiness


- Convivenza tra Intelligenza Artificiale, Ricerca dell'Immortalità e Umanità: Sfide ed Opportunità -

Il blog esplora la prospettiva di una futura convivenza tra l'Intelligenza Artificiale (IA), la ricerca dell'immortalità e l'umanità. La sfida principale è superare il divario tra gli esseri umani e l'IA, comprendendo i rispettivi punti di vista e valori. Ad esempio, potremmo immaginare una situazione in cui un'IA avanzata, pur agendo per il bene comune, potrebbe porre delle restrizioni sulla privacy delle persone. In questo caso, sarebbe necessario trovare un equilibrio tra l'utilità dell'IA e il rispetto per i diritti individuali.

È essenziale sviluppare un quadro etico e regolamentare che guidi lo sviluppo e l'utilizzo responsabile dell'IA, proteggendo i diritti umani e garantendo la trasparenza nelle decisioni dell'IA. Ad esempio, potremmo immaginare l'implementazione di regole che richiedono che le decisioni prese dall'IA siano comprensibili e giustificabili. Ciò consentirebbe una maggiore fiducia e accountability nell'uso dell'IA in settori come la sanità o la guida autonoma.

La ricerca dell'immortalità, sebbene ambiziosa, solleva anche questioni etiche e sociali complesse. Potremmo considerare il dilemma dell'accesso equo alla possibilità di estendere la vita umana. Ad esempio, se solo pochi privilegiati potessero permettersi tale ricerca, potrebbero emergere disuguaglianze sociali significative. Pertanto, sarà importante affrontare le implicazioni sociali e garantire che i benefici della ricerca dell'immortalità siano distribuiti in modo equo e accessibile a tutti.

Il futuro richiede un bilanciamento attento tra progressi scientifici, considerazioni etiche e conseguenze sociali. Ad esempio, potremmo considerare la sfida di sviluppare tecnologie che consentano l'immortalità, ma allo stesso tempo preservino l'equilibrio ecologico e le risorse del nostro pianeta. Sarà fondamentale adottare una prospettiva olistica e sostenibile per garantire che la ricerca dell'immortalità non comprometta il benessere complessivo dell'umanità e dell'ambiente.

La convivenza sostenibile tra IA, la ricerca dell'immortalità e l'umanità richiede una riflessione critica e un costante dialogo per creare un futuro in cui possiamo affrontare queste sfide in modo equilibrato ed eticamente responsabile. Solo attraverso un approccio collaborativo e inclusivo potremo garantire un futuro in cui l'IA, la ricerca dell'immortalità e l'umanità coesistano in modo armonioso, portando benefici tangibili per la società nel suo complesso.


- Ogni situazione ha la sua lezione -

Oggi stavo analizzando cosa devo imparare dalle varie situazioni che mi capitano ultimamente, iniziamo 7 mesi fa.

Mi sono licenziato da un'ottima carrozzeria per non dover più sopportare una testa di.... dopo di che ho iniziato un nuovo lavoro come rappresentante ma dopo 3 mesi ho lasciato perché non mi piace essere falso con le persone.
Da questa esperienza dovevo imparare ad apprezzare le persone e come comunicare in maniera più decorata.

Nei 3 mesi successivi ho fatto il fattorino e tecnico per l'azienda in cui facevo il rappresentante, durante quel periodo ero caduto in depressione dovuto al fatto che mi muovevo poco al lavoro ed ero ancora acciaccato dal "fallimento" da rappresentante.
Da questa esperienza dovevo imparare a stare calmo e capire come gestire la mia iperattività e le emozioni.

Siamo arrivati a un mese fa. Ho ripreso a fare il verniciatore in una nuova carrozzeria, essendo un'azienda enorme ognuno ha il suo ruolo, la macchina viene preparata da una persona e io la vernicio poi un'altra la lucida (normalmente un carrozziere verniciatore ripara la macchina la vernicia e la lucida da solo). Invece questa settimana sono in nuovo settore dove si fanno piccole riparazioni e fai tutto da solo, però la qualità non è importante.
Da questa esperienza sto imparando a non voler avere sempre il controllo, accettare la non bravura delle altre persone e in fine se la gente è contenta del lavoro ma te no (per la qualità) va bene.

Si impara finché si muore, ogni giorno, ogni persona, ogni istante a qualcosa da insegnarci.


- Beata l'ignoranza -

Chi mi conosce sa che sono una persona che vuole fare più esperienze possibili nella vita, questo per un semplice fattore: se non passi l'emozione di quella situazione conosci solo la teoria.

Il concetto è come quando qualcuno ti chiede: ma tu cosa faresti in quella circostanza? Ovviamente sul momento rispondi in maniera razionale ma onestamente lo saprai solo quando ti ritrovi li.

Ogni nuova esperienza che ho vissuto mi ha fatto comprendere come si sentono tutte le altre persone, portandomi un passo più avanti a capire le mie emozioni e le loro.

Ogni tanto mi preparo alla morte di un essere vivente a cui ci tengo, lo faccio per non cadere a pezzi quando succederà. Di recente è scomparso il mio gatto, onestamente anche se mi sono preparato a una situazione tale è comunque come se un pezzo della mia anima è andata in frantumi.

Adesso comprendo come si sentono i genitori che perdono un figlio, comprendo come si sente una persona che ha perso il suo amore, comprendo l'oblio di non sapere cosa sia successo.

La conoscenza ha un grande peso, ma questo peso serve per renderci più forti per il nostro cammino.

- Silenzio assordante -

Il blog soprastante l'avevo scritto il 2 Maggio nella pausa pranzo, alla sera mentre stavo cucinando mi chiama la polizia dicendomi che il mio gatto che, era scomparso da 10 giorni, era stato investito.

Beh che dire, ho urlato e pianto finché la stessa sera ho sepolto Jack.

Quel silenzio assordante ha dato spazio alla mente, da quel momento è un combattimento costante con pensieri che non hanno senso, per esempio: se solo avessi cercato di più, è colpa mia, sono pure arrivato a pensare che sono un pessimo gattaro.

Ripeto nessuno di questi pensieri hanno senso, però trovo bizzarro come la mente se ne approfitta nel momento di debolezza o tristezza.

L'unica cosa che posso fare è renderlo fiero imparando da questa storia e diventare la persona che gli avevo promesso.

Per fortuna seguo il percorso buddista, per questo sono convinto che lo ri incontrerò un giorno.

Ti amo Jack.


- Uno scudo contro il KO tecnico -  

In questa vita fatta come una montagna russa d'emozioni mi sono sempre domandato una cosa: a cosa servono le emozioni?

Servono per poter apprezzare la vita? Servono per tenerci in vita? Servono per comunicare? Servono per fare scelte?

Ovviamente non ho la risposta però penso che siano la nostra parte irrazionale, perché ci vuole sempre una contro parte se no la prima parte non potrà esistere, in questo caso la razionalità.

Come dico spesso nei blog ci vuole sempre un giusto equilibrio in tutto, ma un'emozione può mandarti fuori fase e bloccarti, per questo nel Reiki si dice di fortificare il proprio scudo viola.

In poche parole espandere e fortificare la propria energia per la propria protezione, dentro quello spazio sei te e nulla ti tange, però per arrivare a quel punto bisogna credere in sé e accettarsi per quello che si è in quel momento.

E tutto ciò si raggiunge con l'equilibrio tra la nostra parte irrazionale (emozioni) e la nostra parte razionale (pensieri).


- Zitto e nuota -

Weiss: Salve, mi chiamo Weiss, ho diverse dipendenze che mi rendono la vita più complicata di quella che è.
Altre persone sedute in cerchio: Ciao Weiss.

Come menzionato diversi blog fa sto cambiando diverse cose nella mia vita per un obbiettivo bello grande, essendo che sono sempre riuscito ad andare avanti fra diversi apprendistati e formazioni senza problemi non mi preoccupavano le mie dipendenze.

Un paio di giorni fa però sono ricaduto e in maniera pesante in una di esse saltando un appuntamento, un mio amico che costruisce questo grande obbiettivo assieme a me si è arrabbiato tantissimo.

Quando mi ha chiamato per farmi la predica ero arrabbiato con me ma più con lui, per il fatto che non lo ritenevo nella posizione di farmi quel discorso però sono stato zitto e ho ingoiato il rospo.

Il giorno seguente ho analizzato la mia reazione emotiva e mi sono accorto che mi ero arrabbiato perché mi sentivo attaccato, non perché era lui a farmi la predica, era la mia comodità che veniva scossa e il mio essere cercava di attaccare per non subire danni.

Ma sta qui il punto, se si affrontano dei cambiamenti bisogna distruggersi per poi potersi ricostruire nella forma che si desidera; quindi, alla fine sono riuscito ad apprezzare i danni subiti perché sono solo per il mio bene.

Grazie a tutti coloro che mi spaccano perché vedono qualcosa di migliore in me.


- Una scatola mentale non rimane uguale -

Navigando fra il vasto mondo di internet si possono scoprire tante cose, proprio per questo apprezzo questo strumento oltre ad essere "gratuito".

Grazie ad esso ho letto una delle mie frasi preferite: se non sei disposto a fare qualcosa per cambiare una situazione, non hai il diritto di lamentarti.

Apprezzo particolarmente questa frase perchè detesto essere messo in una scatola (descrizione) perchè sono convinto che posso fare di tutto e essere di tutto.

Però all'improvviso l'algoritmo di youtube mi ha proposto un video sui tipi di uomini: alpha, omega, delta, sigma ecc. Di solito non do attenzione a questo genere di contenuto perchè per me è come inscatolarsi.

Ma devo ammettere che questa volta quella scatola mi calzava e mi sentivo compreso, mentre nei giorni successivi analizzavo quello che ho sentito mi ripetevo: non sono strano è solo il mio "tipo di carattere".

Ecco, proprio questo intendevo come scatola. Non solo perchè per noi è un discorso che aggrada bisogna fermarsi la, si impara di più da persone che sono l'opposto di sé che i simili.

Bisogna uscire dalla confortzone e vedere più punti di vista possibili e non inscatolarsi, anche se la gente non ci crede si può sempre cambiare


- L'introspezione per una confusione più chiara -

L'altro giorno mentre tornavo a casa in macchina mi ha attraversato la strada una volpe (abito in una zona di periferia, succede spesso), essendo che già da lontano ho notato i suoi occhi ho rallentato dicendo: non ti farei mai del male.

Poco più di un chilometro avanti c'era un'altra volpe morta sul bordo strada, essendo che ero da solo in macchina ho urlato per la tristezza di quello sguardo spento.

Però andando avanti ho notato che la situazione non mi pesava ed ero di nuovo nel mio flusso di pensieri, in quel momento mi sono domandato: ma io sono uno sociopatico bipolare?

Ovviamente essendo che io vivo la mia realtà ho le mie ragioni sul perché creo un distacco dalle situazioni che non posso cambiare. Però seconde me sta qui il punto, ognuno dovrebbe provare a staccarsi dal suo universo e mettersi in dubbio (in maniera sana e non distruttiva).

Bisogna poter parlare con se stessi come parli con il tuo migliore amico.


- La mente è come il corpo -

Di recente ho avuto l'opportunità di farmi fare un massaggio terapeutico da una mia amica, essendo che ha fatto la scuola da massaggiatrice medica e successivamente ha studiato altre tecniche lo bombardata di domande.

Durante le spiegazioni mi ha detto che ho il sedere a papera, in altre parole, inclino il sedere verso l'esterno e questo causa spesso mal di schiena alla parte lombare, dopo di che mi ha corretto e messo nella forma giusta.

Da quando mi ha spiegato bene da dove arrivano la maggior parte dei miei dolori mi sto concentrando a mantenere la giusta postura. Onestamente ho il sentimento che sono in una posizione in naturale, però questo è perché il mio corpo si è adeguato a quella postura da anni.

In questo periodo sto cambiando anche diversi schemi mentali e ho notato che il corpo reagisce come la mente.

Essendo che si mantiene un'abitudine malsana per anni sia la mente che il corpo si abitua e si adegua come meglio riescono. Per esempio, quando smetti di fumare, senti i polmoni che stanno bene, il palato percepisce più gusti ma dopo poco sia la mente e il corpo voglio tornare nella loro comfort zone.

Per uscire da anni di postura scorretta, fisica e mentale il passaggio richiede di creare una nuova muscolatura e questo può anche fare male, ma è l'unico modo di miglioramento.


- Il fra codice -

Questo weekend io e la mia vecchia cerchia di amici siamo riusciti a fare una serata assieme, tra alcolici risate e giochi da tavolo.

Prima di iniziare la serata avevo l'intenzione di andare a casa presto perché lunedì avevo uno stage per un nuovo posto di lavoro.

Per il passaggio a casa mi ero affidato a un amico che anche lui non voleva fare troppo tardi per non far arrabbiare la propria ragazza.

Giunto il momento che era adeguato andare (mezza notte e mezza) il mio amico con la ragazza comincia a salutare tutti, ovviamente io mi sono aggregato ai saluti.

Però in lontananza ho notato un altro amico che era altamente scocciato che stavamo andando via, in quel momento ho capito che non potevo abbandonare un mio fra.

Onestamente per fortuna sono rimasto, dopo qualche birra in più ha tirato fuori i suo demoni, aveva sul serio bisogno d'aiuto e sopra tutto aveva bisogno dei suoi amici.

Questa situazione mi ricorda una frase letta su internet: se a qualcuno che vuoi bene soffre, metti in tasca il tuo dolore e lo aiuti.

Per concludere siamo andati a dormire alle 4.30 di mattino e durante lo stage di oggi avevo ancora gli svarioni da mancanza di sonno, ma ero contento per il mio amico, questo era tutto quello che mi serviva per andare avanti.

Si ha molta più forza se sei circondato da persone che ami, quindi bisogna amarsi e la vita.


- Un aforismo al giorno, toglie lo psicologo di torno -

In questo periodo sto ascoltando tante compilation di aforismi da diverse persone, da spadaccini del 1600, Einstein, indiani d’America e molti altri.

La prima cosa che ho natato che si nota proprio lo stile di vita che faceva quella persona a dipendenza delle sue frasi, la seconda, che mi ha colpito ancora di più è che qualsiasi sia stata l'era in cuoi la persona o persone hanno scritto questi aforismi non conta, per come dico spesso: non cambia l'essenza ma la forma di come si presenta.

Però quello che volevo dire con questo blog è un altro concetto. Mentre ascoltavo e riflettevo sulle perle di saggezza spesso mi passava per la mente: ehy questa frase dovrebbe sentirla un mio amico.

Ma dopo mi è entrata la classica paranoia: ma se lui non assimila quella frase come faccio io?

Il fatto ognuno vive la sua realtà, quindi se io osservo un mio amico lo vedrò attraverso la mia realtà e la mia esperienza.

Come per esempio: io mi sono sempre definito una persona calma e pacifica con le parole; invece, sono uno schizzato fisicamente e uno stronzo verbalmente per come sono diretto.

Quindi? Niente, volevo solo esprimere questo mio ragionamento.


- Un cambio non voluto ma apprezzato -

In questo periodo stavo notando una situazione bizzarra, prima d’iniziare il lavoro come rappresentante non mi piacevano i viaggi lunghi in macchina, questo è dovuto a diversi fattori.

Primo sei fermo per tanto tempo, in quel tempo che sei fermo non puoi neanche fare altre attività, in caso ti fai dei viaggi mentali rischi di mancare l’uscita dell’autostrada o peggio fai un’incidente.

In questo tempo che ho dovuto sopportare una dinamica che non mi si addiceva ero irrequieto, però ora riesco a fare ore in macchina e mi sembra che il tempo vola, oltre tutto, sono pure rilassato in questo tempo.

Come sempre faccio dei grandi giri per un piccolo concetto: se una cosa non ti piace adesso non vuol dire che sarà così per sempre.

Ovviamente ho trovato le mie strategie per passare quella fase disagiante ma sta qui il punto, dal momento che si smette di lamentarsi e si crea qualcosa di nuovo da quella situazione tutto cambia.


- Uno schema mentale -

Questo blog è nato da una frase su Elden ring: Se il boss fa sempre la stessa mossa significa che fai sempre lo stesso errore.

Già dal primo momento ho apprezzato questa frase anche se non la sentivo mia.

Diverse settimane dopo stavo giocando con il mio gatto con il suo gioco preferito. Nella mia testa avevo la convinzione di usare sempre una tattica diversa per farlo muovere, dopo un paio di minuti di gioco ho notato come anticipava le mie mosse.

Mentre notavo i movimenti mi riecheggiava nella testa quella frase: se il tuo avversario fa sempre la stessa mossa significa che lo fai anche tu.

Ovviamente il mio gatto non era un avversario ma dal momento che lui prende la situazione sul serio lo faccio pure io.

Tutto questo discorso mi porta a pensare che tendiamo a stare sempre nei soliti schemi, anche se facciamo delle modifiche lo stile è quello; quindi, agli occhi di un esperto fai sempre la stessa cosa.

Mentre si vive non si ha bene la percezione di noi stessi, ma un essere esterno al nostro universo riesce a vedere meglio la situazione, per questo ogni essere e situazione è un nostro maestro dal momento che ci riflette le nostre azioni, basta avere il coraggio di osservare il proprio riflesso.


- Ricordati dell'accetta -

Parlando con mia sorella della mia situazione di sovra carico mi ha raccontato una storia che mi ha colpito.

Un falegname si presenta al suo nuovo posto di lavoro pieno d'energia e ben preparato, a fine giornata riesce a tagliare un grande numero di alberi. Il giorno seguente torna con la stessa motivazione ed energia, però a fine giornata ha tagliato meno alberi del giorno precedente. Il giorno successivo si ripete la stessa situazione e così via fino alla disperazione del taglia legna. Un giorno l'uomo va dal suo capo e gli dice che non capisce perché abbatte sempre meno alberi nonostante si impegni tanto. Il capo con calma e un sorriso rispose: quando è l'ultima volta che ti sei fermato ad affilare la tua accetta?

Siamo all'interno di una società veloce che vuole sempre di più; quindi, non c’è tempo per fermarsi perché bisogna produrre. Però ovviamente non è vero ci vuole un buon equilibrio (come in tutto) tra fare qualcosa e ammirare/godersi la vita.

Perché è più difficile recostruirsi dopo una caduta che fare la salita piano ma in maniera costante.


- Quante volte hai bisogno di sentire la stessa lezione? -

Ok sono riuscito a schivare me stesso e i miei impegni per un mese e mezzo, questo mi ha portato in uno spiraglio scuro fino a dover chiedere sostegno professionale.

Però come già scritto in un altro blog: tutto quello che succede, accade per il bene. Infatti, ho nuovo materiale per i miei blog e musica :)

Durante la discussione con lo psicologo ho notato uno strano meccanismo, le parole che diceva avevano più valore. Mi spiego meglio, mi dava praticamente le stesse lezioni e saggezze di vita che mi diceva mia madre, mio padre, sorelle, fratello e amici, però se lo diceva lei lo accettavo di più.

Nel buddismo si dice che ogni giornata e persona abbia un messaggio per te ma bisogna sapere ascoltare.

Infatti quante volte mi hanno dato un consiglio che non capivo o non accettavo, per una persona testarda che deve per forza sentirlo sulla sua pelle come me, posso solo consigliarvi di fermarvi ogni tanto ad ascoltare.